Carta dei Servizi

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Presentazione della carta dei servizi

Sezione I: Presentazione istituzionale

1. Storia
2. Fini istituzionali
3. Organi istituzionali
4. Principi informatori caratterizzanti
5. Organigramma
6. Funzionigramma
7. La Casa in cifre
8. Numeri utili

Sezione II: Strutture e servizi

1. Modalità di accesso/convocazione/dimissioni
2. Reparti e servizi

    a) Area sanitaria

    b) Area alberghiera e dei servizi di supporto

    c) Area sociale

    d) Servizi vari

Sezione III: Allegati

1. Proposta di inserimento
2. Modulo di richiesta per l’accesso ai servizi
3. Progetto sociale ed assistenziale individualizzato
4. Scheda sanitaria
5. Contratto d’ingresso
6. Modulo per il corredo dell’ospite
7. Modulo di tutela della Legge sulla privacy
8. Prospetto delle rette
9. Carta dei diritti della persona anziana
10. Regolamento interno per gli ospiti
11. Informativa parenti regolamento RSA
12. Questionario di soddisfazione degli ospiti
13. Questionario di soddisfazione del personale
14. Scheda per i reclami
15. Menù tipo
16. Cartine

Presentazione della carta dei servizi La Carta dei servizi è uno strumento di tutela dei diritti dei cittadini nell’ambito dei servizi pubblici. La Fondazione Casa S. Giuseppe Onlus di Gazzaniga (BG) presenta la Carta dei servizi che ha redatto sulla base delle indicazioni contenute nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1995 “Principi sulla erogazione dei servizi pubblici” e nella Legge Regionale del 11/07/1997. Attraverso la Carta dei servizi la Fondazione intende stabilire un rapporto di dialogo e collaborazione sempre più stretto con l’utente e con i familiari, al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti, rendendoli non solo più efficienti, ma soprattutto più rispondenti alle esigenze di coloro che ne usufruiscono.   SEZIONE I – PRESENTAZIONE ISTITUZIONALE

1. La storia

Nel novembre del 1940 era sorta la “Piccola Opera” nella ex casa del Sig. Balini in via Vittorio Emanuele, ospitante una ventina di ragazze bisognose. Quando il vecchio ricovero dietro l’Ospedale Briolini fu chiuso e gli anziani furono collocati nei reparti, ad esaurimento, la parrocchia progettò nel 1959 un’opera assistenziale finalizzata alle donne anziane sole, di qualsiasi estrazione sociale, con precedenza a quelle di Gazzaniga. Alla fine del 1963 la struttura era completa. La costruzione principale, terminata nel 1963, detta Casa S. Giuseppe, sorse sull’ex terreno Maffeis dato alla parrocchia. Una seconda costruzione, la Domus Mariae, fu ricavata demolendo due casette ex proprietà ingegner Tacchini  di Bergamo e famiglia Castelli di Gazzaniga, lungo la via Tonale, acquistate dalla parrocchia. L’attività della Casa di Riposo iniziò nel 1964. Dal 1970 al 1973 si effettuarono lavori per il sopralzo, per ricavare più locali, per gli impianti di riscaldamento, di illuminazione e venne completato l’arredamento. Nel 1986 si realizzò la sistemazione dei locali e le attrezzature per i non autosufficienti, usufruendo pure di finanziamenti regionali. Dal 1980 la Casa S. Giuseppe è retta da un Consiglio di Amministrazione, formato da volontari, presieduto dal Parroco e composto da altri quattro membri che curano rispettivamente i problemi tecnici, i rapporti col personale, i rapporti amministrativi e l’assistenza generale ed è regolata da un proprio statuto. Il 25/05/1998 con autorizzazione n. 487 venne riconosciuta dalla Provincia, accreditata dalla Regione Lombardia e trasformata in R.S.A. Nel 2011 la Casa di Riposo S. Giuseppe ha subito un radicale cambiamento con la costruzione della nuova struttura, a conclusione della quale è stata rilasciata l’autorizzazione definitiva al funzionamento. Infine il 17/09/2013 è stata trasformata in Fondazione con denominazione di “Fondazione Casa San Giuseppe Onlus” con inizio effettivo dell’attività a gennaio del 2015

2. Fini istituzionali

Le finalità dell’istituzione sono definite nello Statuto della Fondazione. E’ implicita la solidarietà sociale e di pubblica utilità nel settore dell’assistenza socio sanitaria.

3. Organi istituzionali

La gestione della Fondazione è autonoma e fa capo al Consiglio di Amministrazione. Per far fronte alle spese di gestione ordinaria il Consiglio si avvale delle rette di ricovero, dalle donazioni di enti e privati, dai contributo della Regione Lombardia e del Sistema Sanitario Regionale. Al Consiglio di Amministrazione spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione e di vigilanza sul regolare funzionamento gestionale.

4. Principi informatori

La Fondazione nell’erogazione dei servizi all’utenza si ispira ai seguenti principi e valori:

1. qualità delle cure,
2. qualità della vita,
3. centralità della persona,
4. informazione,
5. integrazione nella rete dei servizi socio-sanitari del territorio,
6. apertura alla comunità cittadina,
7. valorizzazione del ruolo dei famigliari,
8. partecipazione e volontariato.

5.Organigramma  

6. Funzionigramma delle figure dirigenziali:

La struttura è composta da un consiglio di Amministrazione che fa capo alla Fondazione  e il Presidente è il parroco pro-tempore della Parrocchia di Santa Maria Assunta e S Ippolito Martire. – Presidente: definisce le linee d’indirizzo, si occupa della gestione straordinaria della struttura e della gestione economica. – Direttore Amministrativo: si occupa dell’andamento generale della Struttura, della gestione amministrativa ordinaria e straordinaria in collaborazione con il Presidente oltre a controllarne il buon funzionamento avvalendosi della collaborazione del personale amministrativo. – Direttore sanitario: coordina e sovrintende a tutte le attività sanitarie ed assistenziali delle struttura avvalendosi della collaborazione dell’equipe medica.    

7. La casa in cifre

  ANALISI STRUTTURALE

1. 76 ospiti di cui:

50 accreditati (classificati su scala SOSIA) 10 accreditati non a contratto di cui 2 sollievi (in convenzione con la Società Servizi Socio Sanitari Valle Seriana  s.r.l.) solventi a carico del SSN 6 solventi a carico del SSN su posti temporanei privati 10 posti di residenzialità intermedia

1. 43 camere di cui:

10 singole 33 doppie

1. 49 bagni di cui:

36 con ausili per handicap (a servizio delle camere) 3 assistiti 4 comuni per ospiti e visitatori distribuiti sui piani (1° – 2° – 3° – 4° piano) 2 a servizio della palestra 6 a disposizione del personale distribuiti sui vari piani

1. 2 spogliatoi per il personale con servizi igienici e docce.

  A DISPOSIZIONE DEGLI OSPITI

• 4 sale da pranzo dislocate una per nucleo;
• 1 palestra attrezzata con scale, parallele, lettini di kinesiterapia, cyclette ortopediche ed apparecchi per la fisioterapia;
• 3 palestre di piano dislocate una per nucleo;
• cappella;
• salone polifunzionale ;
• giardino esterno.

8. Numeri utili, indirizzi ed orari

Fondazione                                                          tel. 035/711296 Fax 035/7171497 e-mail                                                                  segreteria@casasangiuseppe.biz PEC                                                                    fondazionecasasangiuseppe@pec.it                                                                      www.fondazionecasasangiuseppe.it Comune di Gazzaniga                                          tel. 035/737011 Assistente Sociale di Distretto                              presso il Comune SAB Autolinee (per informazioni orari dei mezzi pubblici)                                                    tel. 035/289011 la segreteria della Fondazione è aperta dal lunedì al sabato nei seguenti orari: – lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 8.30 alle 12.00 – mercoledì dalle 13.30 alle 16.30 URP E RICHIESTA DI DOCUMENTAZIONE E’ istituito l’Ufficio relazioni con il Pubblico (URP) che fa capo al personale di segreteria per garantire le funzioni di tutela nei confronti dell’utente, il quale può formulare suggerimenti e presentare reclami, in forma scritta, utilizzando l’apposita scheda allegato “K” che verrà trasmessa al Consiglio di Amministrazione per le opportune valutazioni. Per il miglioramento continuo dei servizi offerti è indispensabile valutare gli eventuali reclami. La Direzione che riceve la segnalazione approfondisce quanto segnalato, provvede alle necessarie azioni correttive e convoca Ospiti e/o familiari per un riscontro nel più breve tempo possibile. Si definisce che entro un tempo massimo di 30 giorni lavorativi si deve dare comunicazione dell’esito. La Direzione inoltre è sempre a disposizione per ricevere chiunque volesse sporgere un reclamo a seguito di un disservizio, atto o comportamento che abbia pregiudicato la fruibilità di un servizio. A inizio anno, viene allegato alla retta, il questionario di Customer Satisfaction ovvero di gradimento. I dati raccolti vengono analizzati dal Coordinatore e i risultati diffusi tramite affissione in bacheca e al momento della riunione annuale organizzata dalla Direzione con i familiari. E’ possibile accedere agli atti amministrativi e/o sanitari . La domanda  deve essere presentata agli uffici amministrativi dove verrà protocollata ed evasa entro 15 giorni dalla ricezione. La richiesta può essere fatta dal diretto interessato o da un suo rappresentante il quale dovrà indicare i suoi poteri di rappresentanza. La domanda deve essere in forma scritta e inviata o per mezzo postale, o fax, mail o a mano. Deve contenere:

• dati anagrafici del richiedente
• l’indicazione dei documenti oggetto della richiesta e gli elementi necessari per l’identificazione degli stessi
• la motivazione
• l’indicazione di copia conforme all’originale
• la data di sottoscrizione

La domanda verrà controllata per verificarne la regolarità, qualora si riscontrassero anomalie verrà respinta informando il richiedente. Sarà addebitato al richiedente il costo delle copie che si quantifica in euro 0,20 a copia. Per eventuali informazioni aggiuntive è possibile rivolgersi agli stessi uffici. URP e UPG dell’ASL di Bergamo Presso l’Ats è istituito l’URP (l’ufficio relazioni con il pubblico: urp@asl.bergamo.it) che offre aiuto per orientarsi fra le strutture della sanità provinciale e l’opportunità di collaborare al miglioramento dei servizi sanitari. Il numero verde gratuito da contattare è: 800447722 Inoltre l’Ats di Bergamo ha istituito l’UPG (ufficio protezione Giuridica) che ha il primario compito di sviluppare e sostenere la rete dei servizi per la protezione giuridica. L’Ufficio è a disposizione di tutti i cittadini che non trovano assistenza da parte dei Servizi Territoriali del proprio Comune o del proprio Ambito Territoriale (es. per la nomina dell’amministratore di sostegno). Per chi fosse interessato vengono di seguito indicati gli sportelli di competenza presso i quali rivolgersi per ottenere maggiori informazioni: 1.) Servizi Sociosanitari Valseriana srl Viale Stazione, 26/a tel. 035 759669 (durante orario di apertura) aperto il giovedì dalle 9 alle 12 e mail: tutelagiuridica@ssvalseriana.org sito web: http://www.ssvalseriana.org/ 2.) Ufficio di Protezione Giuridica dell’Asl presso la Sede di Via Gallicciolli n. 4 – Bergamo tel: 035.385.296-087-047 / fax: 035.385.250 / mail: ufficio.protezione.giuridica@asl.bergamo.it   SEZIONE II – STRUTTURE E SERVIZI   MODALITA’ D’ACCESSO   Domanda d’ingresso. Tutti i residenti nel Comune di Gazzaniga o in uno dei comuni dell’Ambito Territoriale Valle Seriana che abbiano compiuto i 65 anni di età (è previsto l’inserimento di persone con meno di 65 anni previa valutazione e richiesta da parti dei servizi sociali e/o degli enti territoriali) con condizione di non autosufficienza o rischio di perdere l’autosufficienza, possono presentare domanda in RSA rivolgendosi all’Assistente Sociale del Comune di residenza per la compilazione e presentazione dei seguenti modelli:

1. proposta di inserimento (all. A);
2. modulo di richiesta per l’accesso ai servizi (all. B);
3. progetto sociale ed assistenziale individualizzato (all. C);
4. scheda sanitaria compilata dal medico curante (all. D).

La modulistica è disponibile anche sul sito dell’Ats di Bergamo o presso la RSA. L’Assistente Sociale invierà la domanda completa alla struttura la quale previa compilazione della valutazione sosia manderà la richiesta al CUP zonale per l’inserimento in graduatoria. La valutazione permette di assegnare all’utente un punteggio che indica l’urgenza del ricovero. Nella lista d’attesa hanno priorità i residenti del comune di Gazzaniga  di conseguenza i residenti nell’Ambito Territoriale della Valle Seriana ed infine i residenti fuori distretto. Il richiedente viene contattato dalla struttura per l’eventuale ingresso quando la sua domanda è al primo posto della graduatoria. Per i residenti fuori dall’Ambito Territoriale sarà necessario compilare la domanda come sopra descritto con aggiunta del mod. per la scelta delle RSA e consegnarla personalmente alla struttura che provvederà all’inserimento in graduatoria Convocazione di ricovero e accoglienza: Alla disponibilità di un posto, la Segreteria contatta il CUP (Centro unico di prenotazione zonale) per attingere ai nomi dalla graduatoria; il primo nominativo disponibile della lista viene contattato dalla Fondazione ed in caso di risposta affermativa d’interesse all’ingresso in struttura viene fissato un appuntamento, si visitano gli ambienti della RSA e viene consegnata la seguente documentazione:

• Carta dei Servizi
• contratto d’ingresso ( all. E)
• brochure per il corredo dell’ospite (all. F), brochure sulla RSA e libretto informativo per la gestione del malato demente
• modulo di tutela della legge sulla privacy (all. G);
• prospetto delle rette giornaliere per l’anno in corso (all. H);
• Carta dei diritti della persona anziana (all. I);
• regolamento interno (all. J);
• informativa parenti comportamento in RSA (all. K)

Inoltre vengono date delucidazioni inerenti al funzionamento della struttura alle modalità di pagamento della retta giornaliera, del servizio di lavanderia e della cauzione e infine viene concordata la data e l’ora dell’ingresso del nuovo ospite. Le rette sono indicate nel “prospetto rette” disponibile presso struttura ed allegato alla Carta dei Servizi. La Fondazione, inoltre, ha due posti di sollievo in convenzione con la Società Servizi Valle Seriana che ha sede presso l’Ats di Albino ed i servizi sociali del Comune di Residenza (per i residenti nell’ambito territoriale Valle Seriana). Per accedere a tale servizio è necessario presentare domanda per l’inserimento in graduatoria presso l’assistente sociale del Comune di residenza. L’accoglienza è  un processo di inserimento e integrazione dell’ospite. L’ingresso in una struttura RSA rappresenta un evento fra i più delicati ed importanti di tutta l’esperienza di vita  che da lì in poi lo attende. È  il momento in cui l’individuo deve prendere coscienza del cambiamento radicale che investe la sua quotidianità, sia sotto un profilo pratico-organizzativo che psicologico relazionale. Un simile stravolgimento coinvolge inoltre in misura spesso non meno importante anche i familiari. È un processo di conoscenza reciproca. L’accoglienza ha fondamentale funzione di conoscenza reciproca fra nuovo ospite, familiari e la struttura. Da un lato si tratta di comprendere carattere,gusti, abitudini, nonché aspettative e priorità sia rispetto ai principi e valori generali, di comprendere i legami familiari e le loro aspettative . Dall’altro la RSA si deve rendere conoscibile e comprensibile a l’ospite e ai familiari, attraverso la conoscenza degli ambienti, delle strutture, delle persone e delle regole. È un percorso di presa in carico globale della persona. Un buona accoglienza deve gradualmente, ma senza esitazioni, favorire la completa presa in carico dell’ospite da parte della RSA. Ciò avviene garantendo una corretta modulazione dell’assistenza e degli interventi erogati sui bisogni reali della persona e in base  a degli obiettivi specifici di mantenimento o recupero della condizione sanitaria, dello stato funzionale e cognitivo, delle potenzialità emotive e relazionali. è importante l’accoglienza L’anziano che viene ricoverato è una persona fragile. La qualità dell’ accoglienza può influenzare l’aspettativa di vita dell’ospite. E’un processo complesso che deve coinvolgere tutti i soggetti interni ed esterni. OBIETTIVI:

1. a) Far sentire accolti l’ospite e i suoi parenti, mettendolo a proprio agio e cercando di creare legami significativi con i vari operatori.
2. b) Creare le premesse perché la persona si possa sentire non solo “ospite” ma “residente”.
3. c) Favorire una relazione con i parenti, affinché il distacco sia meno traumatico e nasca la possibilità di un rapporto più ricco tra parenti e operatori.

  Il primo momento dell’accoglienza vera e propria, quello cioè in qui l’ospite entra in contatto con la sua nuova dimensione di vita è cruciale per impressione positiva o negativa che l’ ospite si fa del luogo. Questa impressione iniziale può favorirne o viceversa ostacolarne inserimento e adattamento .In questa fasi sono scambio su piano umano ,relazione ,il calore del accoglienza a risultare determinanti. A tal proposito i orari d’ammissione devono essere concordati ,chiari a tutti gli interlocutori e messi per iscritto. Il giorno dell’ingresso devono essere presenti tutte le figure professionali in modo da raccogliere uniformemente i vari dati evitando in questo modo di richiedere successivamente le stesse informazioni. Creare un clima collaborativo che coinvolge i familiari nelle cure,vengano a conoscenza sia dell’ organizzazione della giornata d’ accoglienza che del funzionamento complessivo della RSA. Devono farsi idea precisa del tipo di assistenza sanitaria proposta, organizzazione di pasti, attività di animazione disponibili, gestione dei reclami, dei referenti e contatti Quando possibile, viene fatto un incontro di preaccettazione (qualche giorno prima) del Coordinatore con i familiari e se possibile con il malato, al fine  di raccogliere prima tutti i dati necessari alla Rsa e creare meno disagio possibile all’Ospite il giorno dell’ingresso. Parte integrante della strategia d’ accoglienza è far si che l’utente familiarizzi con il luogo in cui si trova, viene mostrata quindi  la stanza e il  modo per orientarsi  per ritrovarla e quindi: – l’uso del campanello – l’organizzazione dei pasti (orari, luogo, tavolo) – gli spazi comuni – gli si presenta il compagno di camera ed alcuni ospiti – gli si presentano alcuni operatori – gli si offre la possibilità di sostare a chiacchierare negli spazi comuni I dati raccolti nella prima giornata non sono esaustivi. È necessario approfondire, anche con l’aiuto dei caregiver,  la conoscenza del nuovo arrivato raccogliendo  ulteriori informazioni  relative al profilo relazionare dell’ ospite, hobbies, gusti, abitudini, condizioni di salute dell’ ospite, valutazione multi dimensionale, visita generale medica . Al familiare e all’ospite viene richiesto di partecipare, se possibile,  alla riunione d’equipe ( effettuata all’ingresso, dopo un mese e ogni 6 mesi/al bisogno) per la stesura del Piano di Assistenza Personalizzato, vale a dire,  un momento di condivisione multidisciplinare riportante ciò che si andrà a fare durante il ricovero. Al momento dell’ingresso si consiglia la nomina di un tutore/amministratore a valenza sanitaria e amministrativa al fine di tutelare la persona fragile. Dimissioni. E’ possibile ottenere le dimissioni dalla RSA presentando richiesta presso gli uffici amministrativi, la richiesta deve essere scritta, datata e firmata dall’interessato ovvero dal tutore e/o amministratore di sostegno (se l’interessato non può firmare e i parenti non hanno ancora provveduto alla nomina di una delle due figure come sopra, può essere firmata dal parente di riferimento individuato al momento dell’ingresso). La richiesta di dimissioni da parte della struttura può avvenire secondo quanto indicato nell’allegato regolamento. In questo caso la Rsa, per garantire la continuità assistenziale, prende contatti con l’assistente sociale di pertinenza. Sono previsti 7 giorni di preavviso che in caso di dimissioni anticipate verranno addebitati con la retta, in caso di dimissioni oltre il settimo giorno di preavviso invece la retta sarà dovuta fino al giorno di permanenza in struttura. La cauzione, sia in caso di dimissioni che in caso di decesso verrà restituita 60 giorni dopo la data di uscita o di decesso. Viene redatta una scheda unica di dimissione compilata dalle varie figure e con vari allegati. In caso di trasferimento in altro Ente, il Coordinatore generalmente si mette in contatto con la nuova struttura al fine di fornire in anticipo le informazioni. La seguente procedura è valida sia che l’ospite venga dimesso per far rientro al proprio domicilio che per essere trasferito in altra RSA. La graduatoria Come sopra specificato (paragrafo domanda d’ingresso) le domande d’ingresso vengono inviate al CUP zonale che le inserisce in graduatoria. Nella lista d’attesa hanno precedenza i residenti del comune di Gazzaniga successivamente i residenti dell’ambito che vengono inseriti in graduatoria secondo l’urgenza di ricovero stabilita dalla valutazione sosia compilata prima dell’invio. Infine vengono inseriti in graduatoria i residenti fuori dall’Ambito Territoriale Valle Seriana.   RSA Aperta La Fondazione ha aderito alla RSA Aperta, come da DGR 7769/2018 della Regione Lombardia (ex DGR 2942/2014), che prevede interventi a sostegno delle famiglie e dei suoi componenti mediante erogazione di un voucher mensile per accedere a determinati servizi stabiliti dalla DGR stessa. Il progetto ha quali destinatari: – persone affette da demenza certificata (da medico specialista di struttura accreditata), – anziani non autosufficienti di età pari o superiore a 75 anni riconosciuti invalidi civili al 100%. Tutti devono avere almeno la presenza di un caregiver che presta assistenza durante l’arco della giornata e della settimana. La domanda va presentata su apposito modello presso gli uffici della Fondazione e dopo una valutazione multidisciplinare per accertare la validità della domanda ed i requisiti per l’accesso alla misura, verrà stabilito il progetto e le prestazioni erogabili. La DGR prevede prestazioni erogabili presso il domicilio nonché presso la struttura, secondo il progetto individuale predisposto per l’utente che accederà al servizio. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi presso lo sportello informativo della Fondazione dove è a disposizione anche un estratto della DGR, nonché presso l’assistente sociale del comune di residenza. REPARTI E SERVIZI  

1. AREA SANITARIA

1. Assistenza sanitaria in reparto

La responsabilità dell’erogazione delle attività sanitarie preventive, curative e riabilitative in reparto è del Direttore Sanitario che si avvale della collaborazione di altri due medici di reparto, uno psicologo, un dietista, un  coordinatore, infermieri, oss e asa, gruppo palestra e educativo. Per tutti gli ospiti accreditati a contratto la Fondazione garantisce un’assistenza sanitaria continuativa nell’arco delle ventiquattro ore con la presenza di un medico per circa tre ore giornaliere. Negli altri orari è attivo un servizio di reperibilità diurna, notturna, prefestiva e festiva con gli stessi medici della Struttura. Per gli ospiti  accreditati non a contratto e sollievi,  l’assistenza rimane a carico del Servizio Sanitario Nazionale e quindi di competenza del medico di base che interviene su segnalazione del personale e della Guardia Medica. Le competenze assegnate alle componenti delle équipe sanitarie di reparto sono le seguenti:

• Direttore Sanitario – responsabile della diagnosi, della cura e degli interventi riabilitativi all’interno di ogni unità operativa; avalla o propone gli acquisti di ausili sanitari; riceve i parenti degli ospiti negli orari di presenza esposti previo appuntamento;
• Medici – collaborano con il Direttore Sanitario nell’attività medica di reparto;
• Coordinatore – collabora con la direzione sanitaria ed i medici della struttura nella gestione delle attività della Rsa;
• Infermiere – fornisce prestazioni di assistenza diretta e indiretta durante l’arco delle ventiquattro ore ed è responsabile della pianificazione assistenziale degli interventi rivolti all’utente e della verifica dei risultati ottenuti;
• Operatore socio-sanitario – figura di supporto all’assistenza socio-sanitaria, agisce secondo le indicazioni contenute nei piani di lavoro e nei protocolli predisposti dal personale sanitario;
• Ausiliario socio-assistenziale – aiuta l’ospite a soddisfare tutti i bisogni primari (alimentazione, idratazione, mobilizzazione, igiene, ecc.).

2. Servizio di riabilitazione

L’attività riabilitativa viene svolta presso la palestra opportunamente attrezzata, da una équipe composta da due Fkt, un massoterapista e un osteopata in libera professione. Il trattamento riabilitativo può essere effettuato anche a letto o nel reparto di degenza quando le condizioni dell’ospite lo richiedono. Il servizio provvede alla fornitura di tutti gli ausili e presidi riabilitativi necessari alla singola persona (per gli ospiti  accreditati non a contratto e sollievi gli  ausili e presidi restano a carico del SSN).. Tale servizio può essere utilizzato anche da utenti esterni in locali separati ed appositamente dedicati previo appuntamento, presentazione della richiesta medica e del pagamento della prestazione

3. Psicologo

Si occupa dell’educazione alla salute, della promozione del benessere, del miglioramento della qualità organizzativa e assistenziale nel rispetto dei principi di umanizzazione delle cure, con formazione inerente alla comunicazione ed alle tematiche di relazione con gli utenti e i caregiver anche rispetto alla gestione dei conflitti; nonché quale sostegno delle famiglie, dei caregiver e degli ospiti. Generalmente vi è un primo incontro con l’Ospite e familiari al momento dell’ingresso, a distanza di un mese e al bisogno/richiesta. Importante è il supporto, se gradito, al termine della vita.

4. Dietista

Collabora con i medici, il Coordinatore e la cuoca nella stesura del menù e delle variazioni successive in base anche alla customer e richieste dei residenti e parenti. Imposta eventuali diete personalizzate.

1. AREA ALBERGHIERA E DEI SERVIZI DI SUPPORTO

1. Servizio cucina/dispensa

I pasti fanno parte del trattamento alberghiero e vengono serviti nelle sale da pranzo di reparto tramite carrelli caldi o eccezionalmente in camera. Il pasto viene personalizzato dal personale infermieristico che provvede al controllo durante la dispensa. In caso di particolari patologie, vengono preparate delle diete personalizzate come da indicazione del dietista. Al fine di tutelare la salute di ciascun ospite , è sconsigliato integrare l’alimentazione con cibi e bevande provenienti dall’esterno salva autorizzazione del personale infermieristico. Il servizio è appaltato a una  ditta esterna che ha attivato una specifica procedura di approvvigionamento, conservazione, confezionamento e distribuzione dei pasti in ottemperanza alle disposizioni contenute nel sistema di controlli HACCP approvato dalla Fondazione.

2. Servizio pulizie

Il servizio pulizie delle stanze di degenza, dei servizi igienici e degli spazi collettivi è affidato a personale addetto che provvede alla pulizia degli ambienti e alla sanificazione completa secondo uno schema definito.

3. Servizio guardaroba

Il lavaggio della biancheria piana (lenzuola, federe, tovaglie, ecc.) è affidato ad una ditta esterna. Gli indumenti personali degli ospiti, a scelta, possono essere lavati dai parenti o dalla lavanderia interna con un contributo mensile stabilito dall’Amministrazione il cui prezzo è evidenziato sul prospetto annuale delle rette. Tutti i capi devono essere preventivamente personalizzati tramite contrassegno ed idonei per essere lavati con mezzi meccanici.

4. Servizio manutenzione

Il mantenimento e la gestione delle infrastrutture, degli impianti idraulici, elettrici, di riscaldamento, antincendio e distribuzione ossigeno, fanno capo a ditta esterna specializzata.

5. Trasporti

I trasporti a carattere di emergenza sono affidati al 112. Per quanto riguarda invece le visite specialistiche programmate viene utilizzato il pulmino della Fondazione o in caso di particolari esigenze di trasporto vengono attivati i servizi di Enti esistenti sul territorio (in caso di visite straordinarie richieste dai parenti il servizio prestato dagli enti esterni è a carico dell’ospite che ne usufruisce).

1. AREA SOCIALE

 

1. Servizio animazione

Fa capo al servizio di animazione un Educatore Professionale ( da novembre 2017 c’è una nuova figura di EP con il progetto regionale Garanzia Giovani) che organizza, anche in collaborazione con i volontari, un programma di attività socio-ricreative che vengono pubblicizzate attraverso manifesti affissi nell’atrio d’ingresso , in ciascun reparto e mediante materiale informativo come il “Bollettino Parrocchiale”. Le attività sono: Laboratori – feste di compleanno – gite – tombole – gioco con le carte – feste ed incontri conviviali – canto – lettura del giornale e tutto ciò che riguarda le Terapie Non Farmacologiche compresa la collaborazione con lo psicologo. Il ruolo principale è quello di promuovere attività di animazione e ricreazione nonché di mantenere gli interessi specifici degli ospiti e di prevenire il decadimento psico-fisico.

2. Volontariato

Nella Fondazione opera un gruppo di volontari impegnati nelle seguenti attività: aiuto ai pasti – visite di compagnia – gite – animazione – parrucchiere – estetiste. Le funzioni di coordinamento delle attività di volontariato sono affidate all’Educatore e al Coordinatore. Tutti i volontari sono riconoscibili  dal tesserino di riconoscimento personale. Visite guidate E’ possibile effettuare visite guidate della struttura a cura del personale amministrativo e del Coordinatore. Riconoscimento degli operatori Tutto il personale ha ben visibile sulla divisa il cartellino di riconoscimento con indicato la denominazione della RSA/Cooperativa, cognome e nome, qualifica professionale e foto. Inoltre vi è distinzione anche dal colore della divisa. Vi è una legenda all’ingresso della RSA. Mance Il personale non può ricevere mance od integrazioni economiche sia dagli ospiti che dai loro parenti, ciò configura come una grave violazione delle norme contrattuali e della deontologia professionale. Informazione e consenso L’ospite ha il diritto di essere informato sugli esami diagnostici, le terapie, gli interventi prescritti dai medici e le prestazioni infermieristiche. Può inoltre rifiutare il proprio consenso ad un qualsiasi intervento sanitario. In tal caso è tenuto, a richiesta del medico, a rilasciare a quest’ultimo una dichiarazione liberatoria. Nei casi in cui sia necessario un intervento urgente la legge prevede che il medico debba agire nell’interesse del malato anche senza consenso. Privacy Ai sensi e per gli effetti della Legge 675/96 gli operatori sono tenuti a mantenere  la massima riservatezza sulle informazioni riguardanti le condizioni di salute degli ospiti, fornendole solo a loro personalmente e, in caso di consenso, ai loro familiari o ad altre persone da loro designate. Si invitano pertanto i familiari a chiedere al medico o all’infermiere esclusivamente informazioni relative allo stato di salute del proprio congiunto. Personalizzazione delle camere L’ospite non può di sua iniziativa alterare la dotazione degli arredi della camera, che conserverà con ogni cura. Ogni modifica degli arredi deve essere autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione. E’ assolutamente vietato, per motivi di sicurezza, tenere fornelli e stufette elettriche o a gas in camera e sostanze tossiche (detersivi..) E’ gradita la personalizzazione con oggetti che evochino ricordi e rendano la camera più familiare possibile ( foto, fiori..) Il silenzio e la tranquillità Il volume della radio e della televisione va tenuto basso per non recare disturbo agli ospiti delle camere vicine. In alcuni casi è consigliabile l’uso di cuffie auricolari. E’ fondamentale, viste le caratteristiche dei Residenti, mantenere sempre il tono di voce basso. Le norme antinfortunistiche e antincendio In attuazione agli adempimenti previsti dal testo unico in materia di sicurezza (D. Lgs. 81/08, ex 626/94) il personale della Fondazione è addestrato ad intervenire per controllare gli incendi e tutelare la sicurezza dei degenti.  L’assistenza religiosa Per gli ospiti di fede cattolica nella Fondazione si trova una Cappella dove settimanalmente viene celebrata la Santa Messa. Ogni ospite può ricevere l’assistenza religiosa personale facendo richiesta al Coordinatore o allo stesso assistente religioso. Gli ospiti che lo desiderano possono fare richiesta allo stesso affinché venga loro somministrato il Sacramento dell’Unzione degli infermi ( una volta all’anno il Sacramento viene somministrato comunque a tutti ) Centralità ubicativa La Fondazione è posta centralmente rispetto al centro storico del Paese e allo stesso tempo è vicina anche al centro del Comune di Fiorano al Serio. E’ a breve distanza dalla stazione degli autobus della linea Bergamo – Clusone. Sulla Strada Provinciale è installata apposita segnaletica con l’indicazione della Casa di Riposo. Sorge inoltre vicina alle piazze dei due paesi (sono quasi equidistanti), ed al Centro Sociale di Gazzaniga. Queste peculiarità rendono possibile un maggior interscambio di frequenze sociali fra cittadini, parenti e utenti  in quanto strettamente inserita nel tessuto urbano e sociale del Paese.  Parcheggi La RSA si avvale, per i visitatori, dei parcheggi sul territorio comunale, si precisa che i posti auto davanti all’ingresso della struttura sono privati ed esclusivamente riservati ai mezzi autorizzati ed ai mezzi di emergenza. Rette Il prospetto delle rette è disponibile anche presso l’Ufficio Segreteria ed è appeso in buona vista all’entrata e allegato al contratto d’ingresso. Entro il mese di aprile di ogni anno verrà rilasciata la dichiarazione prevista dalla D.G.R. n. 26316 del 21/03/97 (cedolino per la detrazione fiscale della spesa sanitaria).E’ richiesto il pagamento della cauzione come da nota sul prospetto retta e corrisponde ad una mensilità. Giornali Per gli ospiti sono a disposizione una copia di un quotidiano cittadino e del Bollettino Parrocchiale. Telefoni E’ a disposizione degli ospiti il telefono presso gli uffici amministrativi e dell’infermiere. Distributore di bevande Un distributore di bevande calde e due di snack e bevande fredde sono a disposizione degli ospiti e dei visitatori nell’area dedicata al primo piano. Essi funzionano con monete, banconote e con chiavi ricaricabili. Custodia oggetti preziosi Per quanto riguarda gli oggetti preziosi è vivamente sconsigliato custodirli in camera. Parrucchiere (uomo/donna) ed estetista Parrucchieri ed estetiste sono presenti a cadenze fisse e a titolo di volontariato. Servizio mensa per familiari Ai familiari degli ospiti è offerta la possibilità di consumare a pagamento il pasto con il proprio parente nei locali della sala pranzo. Giardino E’ a disposizione degli ospiti un giardino accessibile dal primo piano. Diritti L’ospite ha il diritto:

• ad essere rispettato, ad essere chiamato con il proprio nome e cognome
• ad essere difeso da speculazioni o raggiri derivanti dal suo stato di bisogno;
• alla presenza costante, se lo desidera, di un familiare come supporto assistenziale integrativo;
• ad una assistenza ordinata e rispettosa del silenzio e del riposo;
• ad avere la massima libertà nelle varie attività proposte ( anche mangiare più tardi o in camera se lo desidera in quel momento….)
• ad utilizzare i servizi igienici anche in caso di difficoltà motorie;
• ad essere informato sulle pratiche assistenziali che si compiono al suo corpo (iniezioni, medicazioni, ecc.);
• ad essere ascoltato anche quando affetto da deficit di comprensione o di comunicazione;
• a ricevere sempre una risposta ai quesiti posti ed a conoscere l’identità dell’interlocutore;
• a fruire di terapie eseguite con correttezza e puntualità;
• a vedere rispettato il proprio sentimento di pudore e la propria privacy;
• a ricevere aiuto in tempi e modi efficaci nell’alimentazione, nella mobilità e nella cura dell’igiene personale;
• a non essere discriminato in quanto anziano, non essere etichettato a priori, ma ad essere sempre considerato una persona;
• a non subire atteggiamenti di derisione, se psichicamente regredito o fisicamente dipendente.

Doveri L’ospite ha il dovere di:

• assumere un comportamento responsabile improntato al rispetto e alla comprensione dei diritti degli altri ospiti;
• collaborare con il personale medico, infermieristico, tecnico e dirigenziale della struttura;
• rispettare gli ambienti, le attrezzature e gli arredi che si trovano all’interno della struttura, essendo gli stessi patrimonio di tutti ;
• evitare qualsiasi comportamento che possa creare situazioni di disturbo o di disagio agli altri ospiti (rumori, luci accese, televisione o radio ad alto volume, ecc.);
• rispettare il riposo giornaliero e notturno degli altri ospiti;
• avvisare il responsabile di reparto quando esce dalla struttura.

Vita nella residenza Giornata tipo La giornata tipo si può così schematizzare:

• effettuazione dell’igiene personale, vestizione e mobilizzazione dell’ospite;
• distribuzione ed assistenza alla colazione;
• inizio attività riabilitative in palestra e/o nei reparti;
• inizio attività ludico-ricreative (lettura del giornale, pittura, cucina … ) con l’Educatore;
• eventuale attività religiose e servizi vari alla persona (parrucchiere, barbiere …) a giorni stabiliti;
• assistenza agli ospiti (idratazione, accompagnamento al bagno …)
• distribuzione ed assistenza al pranzo;
• riposo pomeridiano e successiva mobilizzazione
• distribuzione della merenda;
• attività ludico-ricreative (gite, feste, aggregazione con gruppi vari …);
• effettuazione del bagno ( da schema);
• distribuzione ed assistenza alla cena;
• momento di aggregazione tra ospiti in sala TV;
• distribuzione camomilla, igiene personale, preparazione con l’abbigliamento per la notte e allettamento.

A tutto ciò è inclusa l’ assistenza medico-infermieristica sia per quanto riguarda il giro visita quotidiano che la somministrazione di terapie e il controllo generale di salute degli ospiti. Vengono inoltre garantiti, su indicazione medica, prelievi, visite specialistiche, indagini strumentali ecc., sia in struttura che, all’occorrenza in ospedale.  Presenza di familiari Il familiare può prendere parte insieme all’ospite alle attività sociali organizzate. Le visite sono libere nelle ore diurne; sono invece regolamentate dalle ore 20.00 alle ore 8.30. Nel reparto protetto si osserva un ulteriore momento di riposo dalle visite dalle ore 13.30 alle 15.30. I caregiver non possono, in alcun modo, svolgere funzioni assistenziali , che vengono assicurate dal personale della struttura.   Nella necessità di contattare i parenti degli ospiti, la Fondazione provvederà ad informare uno solo dei parenti e precisamente colui che è stato identificato quale parente di riferimento come da modello compilato al momento dell’ingresso (se fosse irreperibile verrà contattato il parente successivo seguendo l’ordine fornito dai parenti stessi al momento dell’inserimento in struttura). Pertanto sarà compito di questo nominativo avvisare gli altri parenti.